IFAU 2018: Territori fragili nelle città in transizione


IFAU 2018 - 2nd International Forum on Architecture and Urbanism

A Pescara si è tenuto da poco il 2nd International Forum on Architecture and Urbanism, con lo scopo di portare a confronto docenti, ricercatori e studiosi per condividere e scambiare le proprie esperienze e risultati su tutti gli aspetti legati a Paesaggi_Città_Architetture all'interno di TERRITORI FRAGILI. Questo incontro, organizzato dall’Università G. d’Annunzio e dal Politecnico di Tirana, è nato con l’intento di offrire un foro interdisciplinare per ricercatori, professionisti e docenti per presentare e discutere le innovazioni ed i trends più recenti, i problemi e le sfide affrontate, ma anche le soluzioni adottate per i Territori Fragili nelle Città in Transizione.

Il Forum quest’anno ha concentrato la propria attenzione su paesaggi, città ed architetture localizzati all'interno di contesti e territori che rivelano una loro fragilità, con una serie di sguardi incrociati attraverso l'Euro Regione Adriatica-Ionica, da poco istituzionalizzata ed estesa oggi anche alla regione Balcanica. La fragilità di contesti e territori indagati è di molteplice natura: esiste una fragilità dei territori dovuta a fenomeni naturali,migliori siti repliche una fragilità economica e sociale, una fragilità politica, religiosa, linguistica, etnica, culturale ed ambientale. Ma soprattutto tutte le nostre città sono interessate da fenomeni di abbandono e dismissione di aree centrali, periferiche e periurbane, che creano una fragilità che diventa sempre più evidente e determina uno stravolgimento del senso dei luoghi e delle città.

 

 

Con il contributo di colleghi e studiosi di diverse Università l'intenzione è quella di affrontare la storia e l’evoluzione degli spazi pubblici, studiare processi di pianificazione territoriale in territori e città in transizione, di definire strategie di trasformazione e rigenerazione urbana, di affrontare problemi legati alla sostenibilità ambientale ed architettonica, il tutto all'interno di un'aggiornata e contemporanea visione geourbanistica dell'intera regione. L'obiettivo è quello di vedere nella cultura e nella forza delle idee gli strumenti principali per creare ponti della conoscenza e ritrovare all'interno di un nuovo rapporto tra geografia, urbanistica ed architettura la chiave per interpretare i processi di trasformazione del territorio e delle proprie città.

Fabriano Città Creativa dell'UNESCO ha partecipato ad IFAU con un proprio contributo scientifico, presentato dal Focal Point Vittorio Salmoni.

Al centro della nostra analisi, l'impegno della Città Creativa e della Fondazione Aristide Merloni, insieme all'UNESCO, per inserire le Città dell'Appennino e il loro processo di ricostruzione nel dibattito più ampio sullo sviluppo a traino culturale e le città creative, e sul passaggio dal concetto di resilienza, di risposta alla crisi e alla catastrofe naturale o umana, a quello di Antifragilità, di rispondere alla crisi affrontando l'emergenza insieme alle criticità di lungo periodo, per uscirne più forti.

Il contributo parte dal Manifesto di Portonovo sulle Città Creative, adattato al contesto post-sisma attraverso la Carta di San Ginesio, e ai progetti di RINASCO e di Salvare l'Appennino.

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Temi al centro della riflessione dell'UNESCO, che ad essi ha dedicato la Giornata Mondiale delle Città di quest'anno e che saranno discussi anche all'Annual Meeting delle Città Creative UNESCO a Fabriano, nel 2019.

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